mercoledì 9 aprile 2014

MONTE NERONE








File:GALAVERNA.JPG


Il Monte Nerone è una vetta della catena appenninica umbro-marchigiana, situato nei comuni di ApecchioCagli e Piobbico, inprovincia di Pesaro e Urbino; la sua vetta raggiunge la quota di 1525 m s.l.m.. Il dislivello di 1200 m, tra le pendici ove sono situati i paesi e la sommità offre una varietà di vegetazione, paesaggio, ampio ed interessante. Nella cima si possono trovare due rifugi per il ristoro e degli impianti sciistici; la vetta è presidiata da strutture della RAI e del Ministero della Difesa.
È un massiccio calcareo, con una significativa varietà di paesaggi; doline, forre, pareti verticali e splendide formazioni carsiche, sia ipogee che superficiali. Tutta l'area del Nerone è riconosciuta in ambito nazionale e internazionale di grande rilevanza geologica. Sui suoi versanti affiorano rocce calcaree, stratificate, di origine marina risalenti al Giurassico. Nel luogo vengono svolte indagini paleontologiche e stratigrafiche da parte di varie università del centro Italia. La montagna ha restituito molti fossili di animali estinti; tra questi gli ammoniti del Giurassico superiore, di cui alcuni caratteristici del luogo (ad esempio, genere Simospiticeras del Titonico, esemplari conservati nel Museo di Apecchio, pubblicati nel Bollettino della Società Paleontologica Italiana di Modena nel 1993). Gli ammoniti per varietà e quantità non sono ancora esaurientemente studiati. La montagna è ricca di questi fossili, che sono stati raccolti ed esposti nei musei di Piobbico e Apecchio, già citato.
Lungo le pendici sono presenti boschi e prati adibiti al pascolo, che mutano di tipologia salendo in quota. Si possono incontrare lecci, ornielli, carpini, faggi, sorbi, cerri, impreziositi nel sottobosco da ciclamini, orchidee, viole, gigli. All'occhio più attento appaiono nei boschi e nei prati i funghi, e con l'ausilio del cane si possono trovare pure tartufi.
Oggi parte del monte è oasi di protezione e quindi interdetta alla caccia, per salvaguardare il patrimonio faunistico. Tra i mammiferi è facile trovare cinghiali, daini, lepri, istrice, scoiattoli, talpe, ricci, volpi, faine, tassi è presente in maniera minore pure il lupo. Inoltre tra i volatili vi sono numerosissimi i passeriformi, i corvi, colombe, beccacce, picchio, cuculo, rondine, la più rara aquila, il falco, la poiana. Nella notte invece vivono pipistrelli, gufi, barbagianni, civetta; in acqua le salamandre i rospi, le rane, nei fossi più ossigenati trote, gamberi, granchi. Infine i rettili ove attenzione richiede la vipera, invece nelle grotte si trova la fauna più delicata e singolare come i geotritoni e i numerosi ortotteri come il Dolicopoda.











Nessun commento:

Posta un commento